too many twits might make a twat

Maggio 19, 2010 § 22 commenti

Aiuto, il mio nuovo primo ministro sembra quasi abbastanza simpatico.

«David Cameron, are you on Twitter?»

«No I’m not, I’m not on twitter I think that as politicians we have to think about what we say and I think… the trouble with twitter… the instantness of it… I think too many twits might make a twat!»

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§ 22 risposte a too many twits might make a twat

  • Luigi G. ha detto:

    In Italia la chiameremmo ‘gaffe’. Addio frasi del tipo:”L’avesse detto il premier inglese…”

    • elena ha detto:

      Chiamereste gaffe l’uscita di Cameron? Ma quello è marketing altro che gaffe!
      Porca pupazza Cameron ha 43 anni, l’età media dei candidati alla leadership dei labour è 45 anni.
      Questi parlano come mangiano. Berlusconi infatti mangia muffa condita con gerovital.

  • Luigi G. ha detto:

    Perchè quello di Berlusconi cos’è?

  • arcureo ha detto:

    Altro che gaffe, è puro humor inglese! Sottigliezze e doppisensi che il nostro manco se li sogna…

  • Luigi G. ha detto:

    Spiego, brevemente, il mio punto di vista. La gaffe è dire qualcosa di sbagliato a seconda del contesto. Il problema in Italia è che il contesto non è mai quello dato, fattuale, bensì esso cambia a seconda della persona che lo osserva.

    Premesso questo, la gaffe spesso è una battuta di cattivo gusto poichè in quanto mentre fa sorridere qualcuno, può offendere qualcun altro (c’è da dire a questo proposito che il mancato dono dell’ironia rende troppo permalosi molti gruppi di persone).

    Il ‘twat’ di Cameron è una battuta semplice che fa sorridere e che, siccome fa sorridere, rende accattivante il personaggio e, di conseguenza, ci fa considerare la persona abile nel marketing.

    Vorrei che si avesse questo tipo di atteggiamento anche nei confronti di altri personaggi italiani. E’ vero, il nostro premier di solito non si pone dei limiti e risulta volgare, ma nella maggior parte dei casi non ci si sofferma su quello che realmente dice mentre piuttosto lo si critica pregiudizialmente.

    Ecco, mi piacerebbe che fossimo tutti un po’ più obiettivi e meno faziosi. Se Berlusconi avesse detto ‘fica’ (neanche con la ‘g’, ma con la ‘c’) in pubblico i finti moralismi italiani avrebbero causato prediche su chi sa quali sovrastrutture politico-comportamentali,, mentre Cameron rimane solo molto cool.

    Tutto qua.

  • arcureo ha detto:

    Twat può voler dire fica ma anche “persona stupida”. Cameron ha giocato sul doppio senso.

  • Luigi G. ha detto:

    …e ‘fica’. Un po’ meno ‘fica’ di ‘cunt’, mentre ‘cunt’ è più ‘fica’ e un po’ meno ‘stupido’ di ‘twat’.

    E’ un doppio senso, e per questo fa ridere. La semplice allitterazione twat-twitter non farebbe ridere allo stesso modo.

    O no?

  • Luigi G. ha detto:

    Quello di Mamuel è da wikipedia. In pratica, è una parolaccia, se tale non fosse non farebbe ridere.

    Quindi il senso di quello che ho scritto prima rimane. Con Cameron la battuta è humor, coi nostri la battuta è gaffe.

    Poi, che lo humor inglese fatto di risatine composte e impettite sia più signorile delle piene sganasciate italiane, son d’accordo.

    E mo’ però basta.

    • elena ha detto:

      Luigi, hai fatto tutto tu.
      Manuel è un esperto di lingua e cultura anglosassone. Avrà pure usato wikipedia, ma saggiamente.

  • ms.spoah ha detto:

    Ho provato, alla luce di tutti i commenti chiarificatori, a tradurre in italiano, ma è meglio se non la scrivo… Comunque, vulvata esiste?

  • Gary Coopo ha detto:

    cazzo, qua si che si fa cultura

    • elena ha detto:

      Gary, oggi sono stata intelligente fino alle 16:00 ora locale. Da adesso in poi solo banalità.
      Tipo: non si smette mai d’imparare, ma la vita non concede post-appelli.

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