la sete
marzo 26, 2011 § 22 commenti
E poi capitano le notti che non dormo, a caso, senza preavviso, una noce bacata in mezzo a tante buone.
Questa notte non dormo. Questa noce ha il verme.
Mi agito al buio, appollaiata come un gufo scemo in questo letto sospeso a tre metri dal pavimento, così in alto che mi chiedo se riuscirò a scendere di sotto in tempo quando starò male e mi verrà da vomitare.
Passo le ore su internet a cercare una cura per la palma malata, o almeno credo che lo sia, ereditata da un’ex uomo che per traslocare con pochi pesi, mi affida le sue piante a tempo indeterminato, lui che ci vedeva la sciatteria nella mia incapacità di prendermene cura.
Perché le piante io non le so curare, non lo so fare. Le piante arrivano qui sane oppure qui germogliano, poi stentano, non crescono, a volte per anni sopravvivono e poi avvizziscono. Faccio lo stesso con gli uomini. Non vi so curare. Ma non so rinunciare.
Penso che degli ultimi tredici mesi ne ho passati sei a immaginare gli occhi di un uomo e poi sei a ricordarli, a pedinare chiunque ne avesse di simili, a cercarli in tutti gli uomini che incontravo, così, per torturami, per noia, per non sapere fare altro, non avere il coraggio di dimenticare. L’ultimo mese invece no, sono un po’ stanca di cercarli ovunque. So dove sono e non sono qui.
Penso se si debba decidere prima quello che si vuole e poi cercarlo senza una cartografia o se sia meglio non saperlo e trovarlo e basta. So che non c’è una risposta unica, che se c’è è la risposta ad un’altra domanda, so che è diversa per amori e libri e spiagge, ma ho paura che se non decido prima cosa voglio potrei finire con un brunetta in calzino bianco e borsello a leggere Donne di cuori in una spiaggia a pagamento della riviera ligure di ponente, ma se decido cosa voglio e poi non esiste è come restare cieca per sempre.
un po’ come me. Al massimo ci accudiamo a vicenda, se non ti disturba..
ti proteggerò dal tuo brunetta
io ormai sono fottuta: non mi si può salvare più (circa)
perché? sei da salvare?
hai una salute spirituale di ferro e mi caghi sempre in testa (in senso buono, eh, cacchina santa). che vuoi di più?
Un lucano bello e sano.
Sono un ostaggio di brunetta e sto pagando da sola il riscatto. Non so se mi spiego.
(cacchina santa, aureola di merda? meglio sei simpson! :-D )
sei sarebbe dei. sei dei.
per brunetta intendevo uomo basso e brutto e incattivito
per cacchina santa intendevo in senso ampio, non cattolico, merda benedicente, non maledicente.
c’è bisogno di un traduttore da ecù a mss e viceversa?
mi sa di sì, perché io avevo capito: stavo minchinando in smetafore libere :-D
minchiOnando
(ohggessù, oggi!)
SMETTILA DI CORREGGERTI COME UNA MAESTRINA, CAZZO!
Non farò testo, però ho definitivamente smesso di accontentarmi e se quello che voglio non arriva, beati caecorum in terra monoculi (e me ne sbatto se andava declinato altrimenti… Quello che volevo dire s’è capito, no?)
… ehm… io no… :-D
Volevo dire: meglio morire ciechi che vivere mal accompagnati. Secondo me. E lo dico dopo otto anni di mal accompagnamento che non rinnego, per carità, proprio perchè me l’ero scelto consapevolmente, ma che comunque ora non sceglierei più a costo di passare per una che c’ha la puzza sotto il naso
quella roba che hai scritto punta a:
in un mondo di ciechi chi è orbo ci vede benissimo.
ma 15 anni fa avevano già tolto il latino dalle superiori?
Quali superiori?
quanto sei carina, vaniglia
vaniglia, cara, vieni a raccontarmi la stessa cosa tra quindici anni quando avrai la mia età e starai ancora a fare la speciosa, puzza sotto il naso. Io lo faccio ma non è quello che credi adesso tu nei tuoi primi trent’anni
Ho la presunzione di poter rimanere anedonica finchè campo e quindi di non soffrire la solitudine… Però, cavolo, te li porti bene!!! Te ne avrei dati 15 in meno
Ps: “specioso” me lo fece scoprire la ms con il caos di Keats e io lo appesi al muro
ripeto: non vale. è come uno di 8 anni che dice che amerà sempre e solo la mamma
E chissà, magari hai ragione… Se ne riparlerà tra quindici anni…