la posa dell’insicura, la vanità dell’umile

giugno 18, 2012 § 6 commenti

 
Qui un po’ di sole, un po’ meno pioggia. Max: 21gradi
Un po’ il caldo te l’invidio.

Mi spiace che non ti vedo qui ma mi spiace di più che tu sia così stremata (dal caldo, dalla tirannia della Troika)

Io? Incazzatura sottomarina, mi sembra di avere ingoiato una bomba che adesso mi tocca disinnescare (o esplodere in ambiente sicuro).
Dico cose che poi mi pento (avevo scritto “mento”, che bel lapsus freudiano).
Continuo ad avere la sensazione che C sia elusivo e più lo penso, più mi arrotolo come una faina sodomizzata con il filo spinato per cercare di capire come uscire dalla nebbia.
Ma la nebbia è normale. Dà fastidio ma è normale.
E poi grande stitichezza di me stessa che è causa ed effetto di questa nebbia.
Mi sento inutile. Ma perché devo salvare la Grecia per sentirmi meno inutile?

Ieri ho imparato a controllare la bici andando piano. Utilissimo ai semafori.

On 18 Jun 2012, at 10:02, xxxx wrote:
>
>Buongiorno,
>bollettino meteo.
>30 gradi – 51 % umidità
>
>Non ho soldi, londra slitta ancora, scusami.
>
>
>Come stai?

tatuerai con dolore

giugno 7, 2012 § Lascia un commento


(da Corriere.it)

perché?

giugno 1, 2012 § 1 Commento

 
Lascio Venezia. Resto cittadina italiana, ma la residenza sarà qui. Tasse. Altre robe.
Invio il modulo per email al consolato che mi risponde:

– se é stata inviata per e-mail dovreste aver ricevuto una risposta automatica. Se non l’ha ricevuta, é pregato/a di inviarla nuovamente.

A parte le “è” accentate storte che ormai sono italiane come la pizza, la mia mente si avvolge su se stessa fino all’auto-strangolamento non-erotico di fronte all’illogica logica della spiegazione.

questa è gente che si rimbocca le maniche*

Maggio 31, 2012 § Lascia un commento

 
*mica quei fanega dell’irpinia. per non parlare degli aquilani poi.

Mi scrive Bersani. Inizia con “ciao”. Poteva finire così e io restavo imbecille e felice, a pensare a come segare il manubrio della bici che se no non passo tra le macchine nel traffico.

Invece Bersani continua.
“Ciao,
Un’altra forte scossa ha colpito l’Emilia e il Nord Italia. I danni economici sono enormi, ma quando ti crolla anche il simbolo attorno a cui si è costruita la comunità, se ti arriva una nuova scossa quando in qualche modo stavi metabolizzando il colpo subìto, risollevarsi è difficilissimo. Per fortuna questa è gente che reagisce. Ma va contrastata la retorica dell’emiliano che fa da sé.
[e contrastiamola per dio!]
Si rimboccheranno le maniche, ma deve esserci un impegno forte, nazionale, e mi aspetto che il governo approvi subito un decreto che affronti il tema dei soccorsi e quello del ripristino delle attività produttive, che garantisca a tutti un primo alloggio, che dia liquidità e prospettive alle imprese, che sospenda il pagamento delle tasse e delle imposte per i territori colpiti, per le aziende e per le famiglie.
In questo senso le prime misure varate dal Governo sono un primo segnale forte. Naturalmente guarderemo nel dettaglio il provvedimento e daremo il nostro contributo sui contenuti
[nei tempi e nelle modalità consentite dall’essere noi l’unico partito in Italia, le altre sono tribù o associazioni, con uno statuto, delle regole e una democrazia interna. Produrremo un documento di 123 pagine con varie opzioni in contrasto tra loro].
In queste ore ho riferito al ministro Passera le impressioni ricavate, anche durante la mia visita sui luoghi del sisma.
P.S.Diffondi questa newsletter, inoltrala ai tuoi amici
[e ci mancherebbe che me la tengo per me].”

Ciao, elena.